28 dicembre 2012

matrimonio e sessualità nella Grecia antica

 -“Il matrimonio nella Grecia classica” (edizioni Settecolori) è il nuovo saggio di Francesco Colafemmina, giovane filologo e grecista che propone una radicale revisione sui molti luoghi comuni che imperversano in tema di morale sessuale, condizione della donna, valore del matrimonio presso gli antichi Greci.
La “rilettura” che ci viene qui proposta, rigorosamente basata sui testi degli autori classici, ci fa scoprire più di una convergenza tra la morale ellenica e l’etica cattolica e un rinnovato invito a  riconsiderare l’eredità che abbiamo ricevuto dal mondo classico.
Per dirla tutta, il saggio di Colafemmina fa a pezzi la vulgata tradizionale inneggiante a una Grecia classica libera e gaia, la cui felicità sarebbe stata soffocata dall’avvento della buia morale cristiana.

nativi digitali puri e spuri

--Il dibattito recente su “nativi digitali” e “immigranti digitali” è di grande attualitrà e presenta non poche incertezza, stante la novità dell'argomento e le profonde implicazioni.
Tra le prime  e fondamentali domande, è il caso di chiedersi se esistono davvero i nativi digitali e chi sono e se il loro modo di usare le tecnologie è legato alla loro età età.
Un interessante iniziativa sul tema è stata organizzata dall’università di Milano Bicocca, con il convegno Digital Learning. Scuola, apprendimento e tecnologie didattiche, il 18 e il 19 novembre scorsi a Cinisello Balsamo (Milano). 

20 dicembre 2012

Baby boomer e "seconda età adulta"

--Se Federico Rampini - giornalista sensibili e accorto, a proprio agio quando ci presenta Cina e India e che respira aria di casa facendo jogging al Central Park di N.Y. – e il Messaggero di Sant’Antonio trattano nello stesso momento, lo stesso argomento, vuol dire che l’argomento in questione ha una certa rilevanza. Questo accade con il dossier  del mese di ottobre, che il Messaggero di Sant’Antonio intitola “Vecchiaia: unastagione tutta da vivere” e  l’ultimo libro di Federico Rampini, “Voi avetegli orologi. Noi abbiamo il tempo”.

14 dicembre 2012

Perché solo in pochi si occupano dei carcerati?

-La situazione delle carceri italiane risulta precaria e insostenibile ormai da tanto tempo. Di tanto in tanto si parla o si ricorre all’amnistia per risolvere il sovraffollamento, dovuto soprattutto alla elevatissima presenza di detenuti “in attesa di giudizio” (pertanto, al momento, non riconosciuti ancora colpevoli) di strutture vecchie, obsolete e, in parecchi casi, ormai fatiscenti.
Soffermandoci ai soli dati di fatto, quanto a densità di carcerati in rapporto allo spazio, siamo i peggiori di tutta Europa e siamo “fuori legge” rispetto alle normative comunitarie, tanto che qualunque detenuto che ha denunciato l'Italia alla Corte europea dei diritti umani ha avuto facilmente diritto al risarcimento.
Una situazione dai contorni tanto drammatici da essere evidenziata anche da Papa Woytila, in occasione del suo intervento al Parlamento italiano nel novembre di dieci anni fa.

USA: autosufficienza energetica?

 -Qualcosa di nuovo sembra all’orizzonte in campo energetico: nel giro di pochi anni, gli Stati Uniti, grazie allo SHALE GAS, il gas delle scisti argillose, dovrebbero giungere alla tanto sognata autosufficienza energetica, con tutto quel che ne potrebbe conseguire in ambito geo-politico. In pochi anni, la superpotenza americana ha aumentato di molto il proprio grado di autosufficienza energetica: nel 2008 producevano il 74% dell’energia consumata; quest’anno è prevista una produzione interna pari all’84% del fabbisogno.

9 dicembre 2012

va bene così?

-Mia mamma sarà la madre di mia figlia
Cathy Donnelly ha 58 anni, un’età buona per fare la nonna. E invece diventerà mamma, dando alla luce (come madre surrogata) la figlia di sua figlia Shannon.
Da due anni, Shannon e suo marito Jamie cercano inutilmente di avere un bambino, a causa di una lesione dell’utero della donna. Così Cathy, cinquantottenne madre dell’aspirante mamma e già mamma di tre figli e nonna di sei nipoti, ha deciso di proporsi come “utero in affitto”.

anniversari

-Quarant’anni fa: il primo video gioco
Nel 1972 tre ingegneri spiantati della California costruiscono il prototipo di videogioco: nasce così quella che possiamo definire una nuova era.
E’ il 29 novembre del lontano 1972, quando  Nolan Bushnell presenta il primo modello di Pong, il padre di tutti i giochi elettronici domestici: uno scatolotto in legno arancione con un monitor e due rotelle ai lati.

3 dicembre 2012

come leggono i nostri ragazzi

-Ritorna ancora alla nostra attenzione il tema dei cosiddetti “nativi digitali”, con tutto ciò che li differenzia da chi digitale non è e con le conseguenti difficoltà interpretative da parte degli adulti.  Non si tratta di dare giudizi, quanto, piuttosto, di prendere coscienza di una situazione oggettivamente diversa: i nostra ragazzi crescono (sarebbe meglio dire “sviluppano il loro modo di pensare”) con modalità diverse dalle nsotre e diverse da quelle di tutti gli uomini che li hanno preceduti. Il loro bagaglio di esperienze è improntato alla velocità e al “multitasking”, con una massa immane di informazioni, testuali e iconografiche: ovvio che non possano/sappiano leggere con le stesse modalità dei loro genitori, dei loro insegnanti, dei loro nonni…

30 novembre 2012

orientando

Ai link qui di seguto troviamo le slide utilizzate nell'incontro di questa sera, 29 novembre, dedicato all'orientamento e organizzato in collaborazione con l'Associazione Genitori di Mazzano:

F. Di Cosimo: "Il momento della decisione con i nostri figli"   click per il VIDEO
M. Pelosi "A quale scuola mi iscrivo?" click per il VIDEO
F. Bottarelli: "Inserimento alla secondaria superiore" click per il VIDEO

28 novembre 2012

i più piccoli non hanno colpe

-Il sindaco di Vigevano, militante del Carroccio, ricalcando le orme del famoso collega di Adro, esclude dalla mensa scolastica 129 bambini, le cui famiglie non pagano la retta.  I “bambini morosi” avrebbero dovuto – secondo le intenzioni dell’Amministrazione comunale - restarsene in aula, ad aspettare che i compagni più fortunati tornino dalla mensa. A dare parziale soluzione al problema sono stati gli insegnanti, così che anche coloro che non pagano, scrivono gli stessi insegnanti in una lettera-appello, “siedono a tavola con i loro compagni e consumano dignitosamente un panino, un frutto, una bottiglietta d’acqua portati da casa”.

BeWeb: per l'arte e la storia

--E’ di pochi giorni fa la notizia della messa a disposizione del pubblico del portale BeWeb, beni ecclesiastici in web, una novità di grande rilevanza, di cui si sentiva da tempo il bisogno al fine della conoscenza, conservazione e fruizione del grande patrimonio  artistico della Chiesa cattolica in Italia. Il nuovo portale che dà accesso all’immenso patrimonio di opere d’arte delle 224 diocesi italiane ed è aperto a tutti, è raggiungibile all’indirizzo: www.chiesacattolica.it/beweb. Al momento, 213 delle 224 diocesi italiane hanno aderito a questo progetto, 91 lo hanno portato a compimento. Il 71,9 % dei 26.560 enti sottoposti a schedatura è stato percorso dalle equipe diocesane di inventariazione, il che significa che le diocesi che ancora devono completare la ricognizione del territorio, sono comunque in una fase avanzata del proprio lavoro.

21 novembre 2012

mobilità sociale e protesta in Italia

Qualche riflessione, soprattutto in tempo di crisi, merita il tema della mobilità sociale.
Aldilà dei dati che confermano una certa anomali italiana, soprattutto le generazioni più giovani sono interessate dalla percezione di un peggioramento complessivo della mobilità.
Da un sondaggio del 2008 di SWG, emerge che, a fronte di un 41% degli ultra cinquantenni che dichiara di avere una condizione sociale migliore di quello della famiglia di origine, solo il 6% dei ventenni aveva la stessa percezione. Addirittura, il 20% dei ventenni sosteneva di trovarsi in uno stato sociale inferiore a quello della famiglia di origine.

C'è Islam e... Islam

-Guardare al caso di Malala, la ragazza ferita dai talebani e candidata ora al Premio Nobel per la pace,  per avviare un modo diverso di guardare all'Islam. Merita di essere riportata quasi integralmente la riflessione di Souad Sbai*, apparsa su Il sussidiario del 14 novembre e dedicata alla percezione distorta che abbiamo del mondo arabo in generale e dell’integralismo islamico in particolare.
Osserva Souad Sbai: Immagino sia piuttosto semplice avere un’idea di cosa accade nel mondo arabo osservandolo di tanto in tanto dal finestrino di un aereo. Oppure leggendo la cronaca sui giornali di qualche capitale europea… Prendersela con l’Occidente e con gli Stati Uniti se oggi il binomio Islam-terrorismo è divenuto d’ordine quotidiano, mi pare esercizio di stile abbastanza sterile oltre che poco costruttivo per gli arabi che davvero sono preda e vittima del terrorismo. Qui il discorso è più serio che mai.

18 novembre 2012

mercato della casa - sempre peggio

compravendite immobili -
settore RESIDENZIALE -I semestre
-Argomento poco allineato con quelli di solito qui trattati, merita comunque la nostra attenzione, anche solo per guardare ai puri numeri che, almeno questa è l'impressione, il sistema dei media sembra un poco sottacere. Ci riferiamo al mercato immobiliare, che continua nella sua caduta inarrestabile, e ci interessa per gli importanti risvolti che ha e potrà avere sulla vita di tutti noi, se solo consideriamo l'importanza che riveste il bene "casa" per le nostre famiglie. 
Interessante, a questo proposito, la Nota Trimestrale - Andamento del mercato immobiliare nel II semestre 2012 Allegato Statistico curata dall’AGENZIA DEL TERRITORIO  e diffusa il 27 settembre scorso. Rispetto alle vette toccate nell’ormai lontano 2006, il mercato delle abitazioni si è ormai dimezzato (e per gli altri settori, terziario e produttivo le cose vanno anche peggio).

16 novembre 2012

Cina: un congresso, un anniversario

-Il congresso appena celebrato e il cinquantesimo anniversario dalla fine del "Grande balzo in avanti": un modo forse interessante di guardare e conoscere la Cina. “Continuare sulla via del socialismo con caratteristiche cinesi” ha detto Hu Jintao aprendo i lavori del XVIII congresso del Partito Comunista cinese: il che, tradotto in poche parole, significa che in Cina continuerà a governare ed essere legale il solo partito comunista. In occasione del congresso appena concluso, la capitale è stata tappezzata da striscioni con la scritta “SENZA IL PARTITO COMUNISTA NON CI SAREBBE UNA NUOVA CINA” e la censura su canali TV e Inetrnet si è fatta più stringente del solito. Per dirla tutta, la Cina è ben lontana da quella “società armoniosa” che Hu Jintao si era dato come obiettivo. Il divario tra ricchi e poveri si è fatto più forte e ben 110 milioni di cinesi vivono con meno di 1,25 dollari al giorno (soglia della povertà internazionale).

12 novembre 2012

India, povertà, investimenti e beneficenza

Su Internazionale n. 943 possiamo leggere un lungo, denso e interessante articolo della scrittrice indiana Arundhati Roy.
Madre di religione cristiana e padre bengalese di religione induista, la scrittrice, dopo l’infanzia nel Kerala, vive in una baraccopoli di Dehli, dove pure riesce a studiare. Raggiunge la notorietà internazionale con la pubblicazione, nel 1997, del romanzo “Il Dio delle piccole cose”, che rimane l’unico da lei scritto, avendo poi indirizzato la propria azione verso tematiche politiche  e sociali ed è considerata oggi una delle “figure guida del movimento mondiale anti-globalizzazione e nei suoi testi la critica al neo-imperialismo ed al neoliberismo è forte e veemente” (wikipedia)
Possiamo dividere il lungo articolo in tre parti.
Nella prima abbiamo una descrizione dell’attuale situazione dell’India, dominata da poche famiglie di industriali che possiedono ricchezze difficilmente misurabili anche con i parametri occidentali.

8 novembre 2012

nativi digitali: nuova forma mentis?

-- L'influenza del “digitale” sulla nostra mente, se solo pensiamo che:
  • il nostro modo di pensare è “anche” determinato dalle nostre esperienze;
  • particolare influenza hanno le esperienze che avvengono nelle prime fasi della nostra vita;
  • le generazioni più giovani sono interessate da una modalità di conoscere la realtà assolutamente nuova e diversa da quanto fino ad ora avvenuto, che è quella del “digitale”.
Interessante l'articolo di Adriana Battaglia, che si chiede: I nativi digitali sono cresciuti in un mondo pieno di schermi ipertestuali e immersivi (social network, chat, videogiochi e sms) e pertanto sono portatori di nuovi stili di apprendimento e di dinamiche interattive. Il cervello della generazione web ha subito modifiche?" Leggiamo il seguito, che abbiamo preso dalle pagine del Sussidiario

3 novembre 2012

Incontri di Ottobre

Giovedì 11 e giovedì 25 ottobre si sono svolti gli incontri dedicati alla bioetica, secondo il programma che troviamo qui a lato.
Introduttivo alla tematica il primo, che ha visto, quali relatori, Mons. Carlo Bresciani, Rettore del Seminario di Brescia e il prof. Luciano Eusebi, dell'Università Cattolica di Milano.
Il secondo incontro ha toccato tematiche più definite e scientifiche, con gli interventi della Dott.ssa Ornella Parolini  e della dott.ssa Adriana Torri. A seguire, l'intervento del dott. Luca Guerra, che ha riportato l'attenzione sui temi più generali della bioetica e delle motivazioni che ne fanno un argomento di grande attualità, con implicazioni importanti e da affrontare senza la presunzione di ricette facili e soluzioni definitive.
Per rivedere e riascoltare l'intervento della dott.ssa Ornella Parolini "Cellule staminali. Quali orientamenti per la ricerca scientifica", clicca qui.
Per l'intervento "Introduzione alla bioetica" del dott. Luca Guerra, clicca qui.

1 novembre 2012

Scontro di civiltà? non ci credo

Parlare di “scontro di civiltà” è, se ci pensiamo bene, un ossimoro, per il semplice fatto che uno scontro non è mai “civile”. Se lo scenario rischia di essere confuso, allora è bene cercare qualche elemento di conoscenza.
Trattare di temi politici ma anche di “usi e costumi” e parlare di “mondo arabo” o di “Islam” e mussulmani, in generale, senza alcun distinguo, è davvero segno di pressapochismo: sarebbe come parlare di “Cristiani” o “europei”, senza altra connotazione distintiva.
In questa direzione, già parecchio tempo fa, un amico mussulmano mi faceva osservare: “ma scusa, vuoi farmi credere che tutti i Cristiani vivono allo stesso modo e con il medesimo coinvolgimento la fede cristiana?”.

25 ottobre 2012

Un nobel che conferma e rivoluziona

- Notizia ancora fresca, anche se passata in fretta (forse eccessiva e, quindi, sospetta?) sulle pagine dei nostri giornali, quella riguardante il Nobel per la medicina: Giapponese, appena cinquantenne, il vincitore. Altra nota importante: il premio viene assegnato per una scoperta che risale a soli cinque anni fa. Come di re, che poco tempo è bastato per validarne la straordinaria novità che, di fatto, scombussola e scardina alcuni decenni di ricerca. La scoperta? aver scoperto che le cellule staminali adulte possono essere riprogrammate diventando pluripotenti (sono le cosiddette Ips, Induced Pluripotent Stem Cells): «Le loro scoperte - si legge nella motivazione del premio – hanno rivoluzionato la nostra comprensione del modo in cui le cellule e gli organismi si sviluppano», e senza dover ricorrere alle staminali ricavate da embrioni. Riportiamo di seguito l’intervista de “Il Sussidiario” ad Assuntina Morresi, docente di chimica fisica a Perugia e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, pubblicata lo scorso 9 ottobre. 
Un Nobel inaspettato?
No, al contrario, di Nobel se ne è parlato fin da subito, da quando cinque anni fa Ian Wilmut, lo scienziato che ha fatto nascere la pecora Dolly, ha annunciato di abbandonare le ricerche sulla clonazione mediante trasferimento nucleare, per dedicarsi alla nuova strada trovata dallo scienziato giapponese Shinya Yamanaka.

23 ottobre 2012

Avere o usare?

- Su Internazionale del 13/19 gennaio 2012 troviamo un interessante articolo di Kerstin Bund, pubblicato dal tedesco Die Zeit, che prosegue e integra quanto detto da Wolfang Achatius, sempre sulle colonne di  Die Zeit che pure abbiamo riportato su questo blog. Diamo per “saltabile” la prima parte dedicata alle nuove modalità di scambio e fruizione di vestiti usati, che ci presenta una tendenza forse eccessivamente “di moda” e che già conosciamo.
Più interessante il resto dell’articolo, dedicato al concetto di “possesso” e all’esagerata dotazione di beni acquistati, accumulati e (non sempre) usati dagli appartenenti alla nostra società.
“L’epoca della proprietà sta finendo, è cominciata l’era dell’accesso”, profetizzava dieci anni fa l’economista statunitense Jeremy Rifkin nel suo saggio L’era dell’accesso.
“All’epoca il libro diventò un best seller, ma per molti Rifkin era un folle visionario” che oggi, invece, gode di ben altra stima e considerazione. Sempre secondo Rifkin “Sta cominciando una nuova era in cui useremo i beni per un periodo limitato di tempo e li metteremo in comune”, andando verso quella che chiama una  “rivoluzione collaborativa”

22 ottobre 2012

Consumatori o compratori?

- E’ passato quasi un anno, ma l’articolo di Wolfang Achatius, pubblicato su Die Zeit (ripreso, per noi, da Internazionale del 23 dicembre 2011) mantiene intatta l’attualità e merita di essere “ripescato” e riproposto alla nostra attenzione.
Cifre alla mano, l’articolo prende avvio da alcuni dati macro che caratterizzano la crisi di questi anni, per dimostrare che non è cosa passeggera ma strutturale.
“Vi è, indubbiamente “qualcosa che frena la macchina del capitalismo…e la causa non può essere legata a un singolo paese, altrimenti questo periodo di stasi non si manifesterebbe contemporaneamente, come oggi, in tanti paesi diversi. Cos’hanno in comune i tedeschi, i francesi, i giapponesi e gli statunitensi? L’abbondanza.”
E basta entrare nei nostri supermercati, per vederli pieni di ogni bene, con le persone che comprano, anche se un po’ meno rispetto al passato. Ma “perché la macchina funzioni, devono comprare di più, ogni anno. Solo che non è facile. I mercati sono saturi… Siamo sazi”.

Interessante l’analisi terminologica dell’autore,

19 ottobre 2012

Il medico, l'errore e noi

-Una domanda su tutte: possibile che si tratti sempre e solo di “malasanità” o con il neologismo sapientemente creato dai media si comprendono anche casi che rimandano semplicemente alla fragilità del nostro essere uomini e alla morte che è connaturata al nostro essere vivi?
E proviamo, allora, ad addentrarci un poco anche su questo terreno assolutamente tabù dei giorni nostri, nella consapevolezza di essere, noi uomini del mondo sviluppato, sicuramente dei fortunati, laddove si intenda misurare questa fortuna con la durata media della vita, ormai tranquillamente veleggiante oltre gli ottant’anni. Ma ciò non deve mai farci dimenticare che…

17 ottobre 2012

Uomini e animali

-Notizia di metà settembre: a Pistoia una neonata di due mesi è in fin di vita, dopo essere stata azzannata dal cane di casa, un Siberian husky che, fino allora, non avrebbe dato segni di aggressività. Riprendendo dalle cronache, veniamo informati che “la mamma si era voltata per chiudere la finestra… è bastato un attimo... il cane di casa ha azzannato la bambina alla testa... dopo un intervento durato cinque ore, i medici si sono riservati la prognosi”.Con tutto il rispetto per gli involontari protagonisti (umani) di questo agghiacciante episodio di cronaca, riportiamo qui di seguito una serie di estratti dai commenti apparsi sul blog “La riserva”, con evidenziate in neretto quelle parti che ci inducono a riflettere su quella che è ormai una perdita di confini tra noi (uomini) e loro (gli animali) che ci lascia più di qualche perplessità. 

Bioetica - introduzione

Le tematiche che vengono complessivamente ricondotte sotto l’insegna della “bioetica” rimandano alle domande fondamentali che ci riguardano come uomini e assumono contorni che, grazie alle meravigliose possibilità che scienza e tecnologia ci offrono, possono anche essere inquietanti.
Ma prima di affrontare uno qualsiasi dei molti argomenti che possiamo qui incontrare, vale la pena stabilire un minimo punto di partenza, che troviamo nella voce “bioetica” curata da Claudia Navarini Azzola per le “Voci per un dizionario del pensiero forte”, promosso dall’I.D.I.S. (Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale), che riprendiamo integralmente e pubblichiamo qui di seguito, a cominciare dall’origine del termine, che sarebbe stato coniato dall’oncologo americano VR Potter nel 1970. Da allora tempo ne è passato e ulteriori notevolissimi progressi sono avvenuti. Ma l’attualità di allora è oggi pienamente confermata e, possiamo dire, ancor più stringente.

Claudia Navarini Azzola
1. Il problema e il termine
...Le nuove tecnologie conferiscono possibilità d’intervento dell’uomo sull’uomo e sull’ambiente mai viste prima e tali, per il potere che dischiudono, da richiedere regolamentazione e sorveglianza, sia in fase di ricerca che di utilizzo. Proprio a partire da una riflessione sui pericoli di autodistruzione dell’uomo per il delirio di onnipotenza biotecnologica, un oncologo dell’università del Wisconsin, Van Rensselaer Potter conia nel 1970 il termine "bioetica" in un’opera apparsa negli Stati Uniti d’America con il titolo Bioethics: A Bridge To the Future.